
Gita Dura per Uomini Duri Rimini 2008
Nei giorni antecedenti la partenza della consueta Gita organizzata dal Club c’è stata molta apprensione sulla situazione meteo che si poteva incontrare, sia per strada sia sul versante adriatico. Il sabato, giorno della partenza, a Prato il tempo sembrava indeciso: un cielo plumbeo, minaccioso di pioggia. Molti si sono rassegnati ad affrontare una gita “estiva” con un tempo quasi autunnale. Le macchine, adunate nell’ormai consueto piazzale del distributore AGIP di Vittorio Lanini, sembravano, anzi erano, tante: un record!
Ventisette equipaggi pronti ad affrontare i cinque passi che la ormai collaudata organizzazione, coordinata da Renzo Gennai, aveva indicato nella bella locandina che da tempo girava negli ambienti del Club.
Via! Dopo un breve tratto di Autostrada si sono cominciati ad inanellare il Passo della Consuma: dove veramente chi aveva qualche speranza per un tempo clemente aveva perduto ogni convinzione che potesse essere una gita assolata; il passo dei Mandrioli: il più alto di tutto il tragitto previsto. Il lungo cordone di vetture ha affrontato con noncuranza i tornanti e le salite della strada che portava al versante adriatico. A Bagno di Romagna la prima sosta, dove un fantastico quanto nascosto agriturismo ci aspettava con un pranzo che tutti hanno apprezzato. Il sole ha cominciato timidamente a fare capolino ed una temperatura tardo primaverile si è fatta sentire. Si sono viste alcune cabrio scoprirsi timidamente per far sfoggio della loro configurazione estiva.
Direzione Villa Verucchio, in provincia di Rimini, per un ricompattamento della grande carovana di vetture che, nella appena restaurata Piazza, hanno destato non poca curiosità dei passanti.
Un piacevole aperitivo ci è stato offerto dal Bar della piazza, nella quale siamo stati accolti come dei grandi viaggiatori venuti da lontano.
Ripartenza per Rimini dove, non senza difficoltà, si è arrivati all’albergo.
Dopo l’assegnazione delle camere il ristorante dell’albergo ci ha deliziato con una cena di pesce di ottima qualità e molto delicata.
Domenica, primo giorno di giugno, un caldo sole estivo ha risvegliato i partecipanti della gita: destinazione San Leo.
Organizzato il cordone di vetture si è partiti alla volta della Rocca.
Il piccolo borgo di San Leo non si aspettava un così grande numero di vetture che hanno ricevuto i complimenti anche da parte della Polizia Locale per “l’ordine e l’accuratezza del parcheggio” nella piazza a noi assegnata. In effetti le vetture sono state disposte con attenzione per consentire a tutti di parcheggiare e con un certo studio cromatico per aumentare l’impatto scenico.
Un autobus navetta ci attendeva nei pressi del parcheggio che ci avrebbe accompagnato per la ripida salita che portava alla Rocca ma essendo di ridotte dimensioni non ha potuto accogliere tutti; alcuni coraggiosi si sono avventurati nella “scalata” a piedi. Dopo la consueta foto di gruppo una puntuale e simpatica guida ci ha accompagnato per un giro all’interno della Rocca, sede dell’ultima prigione di Giuseppe Balsamo, conosciuto come Conte di Cagliostro. Un piccolo giro per aumentare le nostre conoscenze culturali e vedere i luoghi dove ha vissuto gli ultimi anni della sua vita.
Dalla rocca si dominava un panorama vastissimo che comprendeva la Repubblica di San Marino, il mare e l’interno, con le dolci colline Romagnole.
Il ristorante “Il Bettolino” ci ha deliziati con un pranzo degno di nota, ma condito da una gradita quanto insolita sorpresa, macchinata dalla frizzante Luciana Balducci: un tagliente e divertente questionario di venti domande è stato distribuito ad ogni equipaggio. L’ovvio scopo di rispondere a tutte le domande nel modo migliore dava la possibilità di vincere un premio messo in palio dal Club.
Le domande erano le più varie: dai posti visitati durante la nostra Gita, alla meccanica, da domande storiche a domande tecniche.
Dalle verifiche è risultato che Franco Giusti con 53/63esimi ha raggiunto il massimo dei voti vincendo un fermacarte con l’emblema del Club. Il pomeriggio, che il programma prevedeva libero, ha reso possibile a gruppi di equipaggi di tornare all’albergo passando per le mete da loro scelte, dalla vicina Repubblica di San Marino agli altri piccoli ed affascinanti paesi limitrofi. L’appuntamento serale era fissato tassativamente alle 19.30 nell’atrio dell’albergo per una cena in un ristorante poco distante.
Ebbene, guidati da Vittorio abbiamo raggiunto il lungomare. I componenti della Gita non hanno prestato più di tanto attenzione ad un mastodontico autobus posteggiato nei pressi dell’albergo.
Ecco un’altra sorpresa di questo scoppiettante incontro: Luciana aveva disposto un autobus granturismo per tutti i partecipanti con il quale siamo stati condotti presso una destinazione a tutti nascosta!
“Una sorpresa, una sorpresa” è stato il commento di ognuno che saliva sul grande mezzo, con visi misti tra lo stupore e la curiosità. Ferruccio, autista gentilissimo e bravissimo, ci ha condotti presso questa misteriosa destinazione che ben presto s’è rivelata l’incantevole città marchigiana di Gradara.
Un fantastico e caratteristico locale ci attendeva.
La cornice del Castello di Gradara completava il quadro di una sorpresa a tutti immensamente gradita e che difficilmente potrà essere dimenticata. La cena è stata estremamente gustosa e gradevole con il piacevole ambiente dell’Osteria la Botte. Ferruccio, sulla strada del ritorno, ha voluto condurci all’albergo attraversando Riccione e Rimini e facendoci ammirare la vita notturna.
Il terzo ed ultimo giorno ci ha portato ad affrontare di nuovo le strade ed i passi dell’appennino tosco-emiliano, attraversando Pennabilli, città natale di Luciana dove è stato possibile fare una pausa caffé ben gradita da molti.
Ultima destinazione prevista dal programma è stata Chiusi della Verna, dove si trova l’omonimo Santuario. Ultimo pranzo per scambiarsi i saluti e gli ultimi consigli per la scelta della strada del ritorno. I visi provati e soddisfatti dei partecipanti hanno dimostrato che la gita è stata molto dura ma estremamente piacevole.